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CURE PER LA DEVIC

Importanti risultati al San Raffaele di Milano. Da http://www.tgcom24.mediaset.it/salute/2014/notizia/neurologia-al-san-raffaele-di-milano-la-prima-cura-con-staminali_2023457.shtml si legge quanto segue: Neurologia, al San Raffaele di Milano la prima cura con staminali
Traguardo storico per la cura della neuromielite ottica, Continue reading “CURE PER LA DEVIC” »

STAMINA

20 iscritti nel registro degli indagati, a vario titolo, per violazioni alla legge.
i reati ipotizzati sono diversi. L’aspetto grave della vicenda è come certi episodi possano verificarsi in ospedali di servizio pubblico come gli Spedali Riuniti di Brescia.

STAMINA: E’ DAL 2007

E’ dal 2007 che il Vannoni tramava. In quel di Torino, in un ampio sottoscala, propagandava misteriose e miracolose infusioni, spacciandole per cellule staminali.
Le sue vittime non sono mai ricorse all’Autorità Giudiziaria, e se l’avessero fatto avrebbero fermato un processo deleterio.
Comunque tanti sapevano, soprattutto nel 2012 e 2013. Perchè hanno taciuto?

STAMINA. DOSI MINIME

Sembra che nelle infusioni di cellule staminali in verità ve ne fossero. oltre al lecito dubbio, si osserva che qualora ve ne fossero state erano “dosi da topi”, cioè quantità minime che ne comprovavano la presenza ma che nessun beneficio potevano apportare.

STAMINA: SPEDALI RIUNITI

Come in tanti grossi processi, si creano i cosidetti “filoni”. Nelle indagini della Procura di Torino sul caso Stamina, si è creato il “filone Brescia”, relatrivo alle indagini svolteall’ interno degli Spedali Riuniti” dove “tale protocollo di cura non avrebbe dovuto nemmeno entrare”.

STAMINA: INCREDIBILE!

Come una bolla di sapone. Prima un mondo di luci poi all’improvviso crolla tutto?
E’ incredibile come si sia potuta inscenare una vicenda così clamorosa sulla “pelle” di malati così gravi, dar loro delle illusioni tanto grandi di prospettive di cura.
A questo punto la parola alla Procura, soprattutto perchè casi come questo non abbiano a ripetersi.

ANTI ANTIBIOTICO

Andiamo verso un’era pericolosa per l’abuso dei farmaci antibiotici. Il loro uso, ormai indiscriminato, ci porterà ad essere antibitico-resistenti, al punto che saranno inefficaci. Il futuro non è molto roseo. Il rimedio momentaneo sarebbe quello di ponderarne l’uso circoscrivendolo ai casi che veramente lo richiedono ed allontanarne “l’era dell’inefficacia”, in modo che altre soluzioni si prospettino per sostituirli.