Attenzione alle truffe informatiche: come difendersi da CryptoLocker, uno dei peggiori virus

Tra i virus informatici che complicano la vita a chi usa il computer uno, in particolare, merita attenzione: è il cosiddetto CryptoLocker. Esso è definito “ransomware“, dall’inglese “ransom” che signfica “riscatto“.
Tale virus, infatti, nelle intenzioni dei truffatori, è progettato per crittografare i dati presenti sul pc – quasi tutti: documenti office, pdf, immagini e fotografie – per riavere i quali viene chiesto un riscatto.
Il virus, una volta entrato nel pc, inizia a crittografare i suddetti dati con una complessa cifratura, solitamente impossibile da decifrare.
A lavoro di crittografia – ma sarebbe meglio dire “distruzione” – dei dati completato, l’utente riceve un messaggio che invita a pagare una somma corrispondente a qualche centinaia di euro in BitCoin (di cui abbiamo già parlato).
Anche se si volesse stare al gioco dei truffatori, dopo il pagamento del riscatto, non vi è garanzia alcuna sulla possibilità di riavere i propri dati.

Lasciando agli specialisti il da farsi una volta colpiti, quello che possiamo fare è prevenire il danno.

Il virus si diffonde tramite mail che sembrano provenire da un ente ufficiale (Equitalia, ad esempio), oppure che riguardano fatture che si stanno realmente attendendo. A queste email è allegato un file con un nome all’apparenza innocuo, ma che, in realtà, è un programma – file eseguibileche fa partire il processo di cifratura dei dati.

Per non cadere vittime di questi malfattori, quindi, bisogna, prima di tutto, tenere i propri dati sempre in due supporti diversi (una copia su chiavetta USB va benissimo). Questo vale sempre, anche a prescindere dal virus (i dischi rigidi si possono rompere ed i file si possono cancellare accidentalmente).

Poi, riguardo alla posta, cancellare le mail che non provengano da fonti certe: gli enti pubblici come Equitalia, infatti, si servono di altri canali, come la raccomandata. I malfattori giocano anche la carta della paura, spingendo l’utente ad aprire l’allegato per capire quale sia il procedimento a suo carico avviato (inesistente, in realtà).

Nella malaugurata ipotesi in cui sia iniziato il processo di cifratura, bisogna spegnere immediatamente il pc e chiedere assistenza, se non ci si sente sicuri su come procedere.

Un pensiero su “Attenzione alle truffe informatiche: come difendersi da CryptoLocker, uno dei peggiori virus

  1. nic

    Due o tre volte l’anno mi arriva nella casella di posta regolare di Libero (no spam, no offerte, no social)un messaggio da POSTE ITALIANE, con tanto di logo dall’apparenza autentica. Racconta che per salvaguardare la mia sicurezza devono fare un controllo dei miei dati e che, allo scopo, devo aprire un ALLEGATO per compilare i campi richiesti.
    Non ho nessun conto alla posta ed elimino regolarmente questi messaggi senza, ovviamente, aprire l’allegato, ma riconosco che per coloro che abbiano un conto postale sia più difficile evitare la trappola. Encomiabile dunque, l’attività informativo-formativa di questo CTCR.

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