Glossario – Significato dei termini

Si riportano di seguito alcuni termini e locuzioni di uso comune quando si tratta di “tutela del consumatore

  • Bitcoin: prima moneta crittografata o criptomoneta emessa nel 2009. A differenza delle monete tradizionali, che vengono emesse dalle banche centrali, una criptomoneta si svincola dal sistema bancario tradizionale sfruttando la crittografia per gestire gli aspetti funzionali, come la generazione di nuova moneta e l’attribuzione della proprietà. Il progetto bitcoin è pubblico, quindi tutti possono prenderne parte. La gestione delle transazioni e l’emissione di bitcoin viene effettuata collettivamente dalla rete.
  • Consumatore: soggetto individuato da un codice fiscale alfanumerico (tipicamente, una persona). Una ditta, qualsiasi essa sia, ha un codice fiscale numerico.
  • Corecom: è l’acronimo di COmitati REgionali per le COMunicazioni. Essi, su delega di AgCom, svolgono un importante ruolo nella risoluzione delle controversie tra i cittadini e le compagnie di telecomunicazione e per agevolare il superamento di alcuni disservizi. In particolare, i corecom effettuano:
    1. Tentativi di conciliazione
    2. Definizione delle controversie
    3. Riattivazione urgente della linea telefonica (o pay tv)
  • Criptovaluta: in termini molto semplici, si può dire che la criptovaluta è una moneta digitale, la cui esistenza è resa possibile dall’avvento delle tecnologie informatiche e la loro estensione a tutti i livelli, compreso quello domestico. Tratto caratteristico di questo mezzo di scambio è l’indipendenza da ogni organo centrale (lo sono, a titolo di esempio, la Banca Centrale Europea e la Federal Reserve). Per questo, tali monete sono totalmente decentrate. Tutte le criptomonete sono alternative rispetto alle valute con valore legale. La prima criptovaluta ad essere immessa sul mercato, nel 2009, è il Bitcoin, ad opera di uno sviluppatore il cui pseudonimo è Satoshi Nakamoto. Il Wall Street Journal ha censito almeno 80 nuove criptovalute.
  • Risparmiatore: come scritto nell’articolo 47 della costituzione, “La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme… (omissis)“. Questo significa che il risparmiatore è colui che accantona una somma per poterne disporre nel futuro tutelandone il potere d’acquisto (ad esempio, per far fronte a spese impreviste, acquistare beni, o trasferire tale risparmio ad altri). Lo status di “risparmiatore” cessa quando si accantona una somma per aumentarne il valore, effettuando, quindi, un investimento e non un risparmio. L’investitore cessa, conseguentemente, di essere tutelato dallo stato per eventuali perdite derivanti dalla diminuzione di valore dei titoli acquistati (minusvalenze).
  • Signoraggio: termine che ha origini antiche; letteralmente significa “aggio del signore”, ed indica l’insieme dei redditi che derivano dall’emissione di moneta. Ai giorni nostri, i soggetti che battono moneta sono le banche centrali (BCE, Federal Reserve, ad esempio); per esse il reddito da signoraggio può essere definito come il flusso di interessi generato dalle attività detenute in contropartita delle banconote in circolazione.