Archivio mensile:Ottobre 2016

Problemi di lingua? Presto risolti.

La tecnologia sta risolvendo il problema dell’incomprensione dovuto alla diversità della lingua. È stato, infatti, realizzato un auricolare che, collegato allo smartphone, permette di dialogare con un’altra persona parlando nella propria lingua e, con traduzione simultanea, consente all’interlocutore di ascoltare nella propria ciò che noi stiamo dicendo. Attualmente sono disponibili 56 lingue, ma, verosimilmente, l’applicazione si estenderà il più possibile a tante altre: un abbattimento di barriere tra i popoli.

Leggi europee o leggi nazionali: quali valgono?

Tra le domande più frequenti che ci vengono poste c’è quella di sapere se valgano le leggi europee oppure quelle nazionali. La risposta è che la legge europea diventa valida anche sul territorio nazionale quando la nazione stessa ha emesso una legge di recepimento. Anche per la tutela dei consumatori accade la stessa cosa. Quindi, la risposta alla domanda iniziale è che vale la legge nazionale, a meno che non sia stata recepita la legge europea che, quindi, diventa valida a livello nazionale.

Volkswagen: le auto dello scandalo saranno rese conformi

Buone notizie riguardo al cosiddetto “dieselgate”: a seguito dell’incontro con 31 organizzazioni di consumatori di tutta Europa, tenutosi ai primi di settembre, la Volkswagen si è impegnata ad attuare un piano d’azione europeo per regolarizzare le auto coinvolte nello scandalo sulle emissioni. La casa automobilistica ha accettato di informare i consumatori entro la fine del 2016 e di riparare tutte le auto entro l’autunno 2017.
Il commissario europeo per la giustizia, la tutela dei consumatori e l’uguaglianza di genere nella commissione Juncker Věra Jourová si è impegnata a seguire la vicenda, incontrando le associazioni dei consumatori nel mese di ottobre.

Prelievo forzoso dai conti correnti

Proprio così. Il provvedimento deve ancora essere approvato, ma si delineano già i confini. Tutto nasce dal fondo di garanzia interbancario al quale si sono rivolti i correntisti truffati. La risposta è stata che il fondo è vuoto. Per riempire questo fondo le banche, che lamentano sofferenze, dovranno necessariamente effettuare un prelievo forzoso sui nostri conti correnti. I prelievi potranno arrivare ai 25 Euro all’anno a seconda della tipologia di voce a cui si vuole attribuire il prelievo, ma è evidente che anche pochi euro, moltiplicati per il numero di conti correnti esistenti, porteranno all’incasso di una somma notevole. Molti si chiedono se questo prelievo sia una tantum, ma è intuibile che la risposta sia negativa. Infatti, una volta instaurato il meccanismo, non saranno certamente le banche a fare marcia indietro, lasciando così il prelievo in eterno, come capita per le tante accise imposte dallo Stato.