MPS FA IL PIENO di Umberto Baldo

L’aumento di capitale del Monte dei Paschi da 3 miliardi verrà lanciato entro maggio. È l’indicazione del presidente della Banca, Alessandro Profumo interpellato a margine di un convegno. Profumo ricorda che l’aumento può essere lanciato solo dopo il 12 maggio, come stabilito dall’assemblea della banca a dicembre, e il successivo passaggio sarà il deposito della trimestrale con la conseguenza che il lancio effettivo dell’aumento avverrà «una o due settimane dopo» la data limite prevista dalla delibera dell’assemblea. L’ingresso di Black Rock nel capitale del Monte dei Paschi é un «segnale importante» e il nuovo socio americano «certamente sottoscriverà l’aumento di capitale». Così il presidente di Banca Mps Alessandro Profumo pochi giorni dopo l’ingresso del maggior gestore di asset al mondo nel capitale della banca con una quota superiore al 5% che lo ha fatto diventare il secondo azionista della banca. Così ci racconta il Sole 24 Ore.

Ieri gli uffici della Fondazione e di Mps Capital hanno ospitato, si fa per dire, gli uomini della Consob e della Guardia di Finanza.

Nulla di allarmante, in verità! Non ci sono in vista altri casi Santorini o Alexandria, per nostra fortuna!

Così ce la racconta Milano Finanza: “Sarebbe abuso di mercato la mera ipotesi investigativa sulla quale Consob e la Guardia di Finanza si starebbero concentrando nel corso dell’ispezione agli uffici della Fondazione Monte dei Paschi e di Mps Capital Service, l’intermediario di fiducia di Palazzo Sansedoni. Gli uomini dell’authority guidata da Giuseppe Vegas vogliono infatti verificare se esistano i presupposti per i reati di manipolazione informativa, manipolazione operativa e abuso di informazioni. Tali verifiche riguarderebbero i movimenti del titolo Mps nelle sedute borsistiche del 5 e del 18 marzo. Il 5 marzo il titolo guadagnò il 19,24%. Tra le ipotesi circolate anche quella della vendita di un pacchetto da parte della Fondazione che, il giorno successivo, venne smentita dall’ente. Il 18 marzo invece, a mercato chiuso, la Fondazione cedette l’11,98% della banca, con accelerated bookbuilding curato da Morgan Stanley, attestandosi così al 15,06% nel capitale di Mps. Sembrerebbe invece escluso che le verifiche di oggi riguardino presunte fughe di notizie avvenute nei mesi precedenti, come ipotizzato inizialmente. Dalle 15 intanto è in corso la deputazione generale dell’ente per fare il punto sulla situazione economico-finanziaria dopo la cessione del 12% della banca effettuata la scorsa settimana. Il presidente Antonella Mansi dovrebbe fare il punto sulla cessione realizzata la scorsa settimana che ha permesso all’ente di azzerare il debito e di risanare completamente il quadro finanziario. Va peraltro ricordato che il numero uno di Palazzo Sansedoni ha finora tenuto aperta la possibilità di ulteriori dismissioni e la ricerca di partner stabili per l’azionariato della banca”.

E’ evidente che, quando ci sono sbalzi di valore di un titolo, come quelli che hanno interessato l’azione Monte dei Paschi, il sospetto che qualcuno possa averne approfittato per profitto personale c’è sempre. Bene fanno quindi Consob e Guardia di Finanza a fare le opportune verifiche.

Sul fronte Banca va segnalato che Mps si è riaffacciato sul mercato obbligazionario, dove non si presentava da settembre 2012, facendo il tutto esaurito. La banca ha collocato un bond a 5 anni del valore di un miliardo di euro dopo aver avuto richieste per 3,5 miliardi. L’importo collocato è stato raddoppiato (inizialmente si pensava di collocare 500 milioni) proprio in ragione di queste richieste particolarmente alte arrivate da circa 200 soggetti.

Il positivo esito di questo collocamento obbligazionario è senza dubbio una buona notizia, che testimonia la ripresa dell’interesse verso la Banca da parte degli investitori.

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